Con il sig. Antonio Fugolo, Responsabile degli Acquisti e dello Sviluppo Tecnologico dello stabilimento di Noale, abbiamo affrontato il problema del recupero degli scarti della produzione di saponi liquidi per l’igiene della persona.
Nelle operazioni di riempimento automatico si verificavano alcuni scarti dovuti a errati livelli di dosaggio, errato avvitamento del tappo erogatore ecc.
Questi flaconi venivano recuperati travasando il prodotto in fusti che, una volta terminato il lotto di produzione, venivano stoccati a magazzino in attesa di essere sottoposti ad igienizzazione, Controllo Qualità ed essere rimessi in produzione solo dopo aver ottenuto le Autorizzazioni di Conformità.
Questa operazione comportava, oltre al disagio dello stoccaggio di materiale di recupero, notevoli costi e 5 giorni per le analisi microbiologiche. Se si aggiunge che a livello sanitario tutti i lotti di produzione devono essere reperibili, si deduce che la necessità primaria di Co.Ind., non potendo annullare gli errori della macchina imbottigliatrice, è quella di studiare un impianto di recupero da inserire in linea ed azionabile a richiesta dell’operatore.